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setting online

Il setting terapeutico aiuta il paziente ad avere fiducia, a sentirsi in uno spazio/tempo suoi, costanti ma esclusivi, organizzati e curati dal terapeuta. 

Con sempre maggiore frequenza, il nuovo setting terapeutico si sposta online. E come elemento costituente principale della terapia, non può non essere tenuto nella dovuta considerazione.  

In numerosi studi emerge come lo schermo che si interpone tra paziente e terapeuta non sia un limite alla terapia, ma rappresenti piuttosto un supporto. Dietro lo schermo, molti pazienti, infatti si sentono più liberi di esporsi.

La terapia online diventa, così, una nuova opportunità.
Purchè usata nel modo giusto.

Cosa personalizza il setting online?

Nel corso di una psicoterapia è importante garantire che venga mantenuta quella costanza che caratterizza gli incontri ed è fondamentale nella relazione terapeuta/paziente. La stessa costanza che è garanzia di un percorso terapeutico di successo, in termini di benessere personale.

Quando si realizza un percorso psicoterapeutico online questa necessità è ancora più sentita. Lo studio del terapeuta si trasferisce online: le necessità del paziente e del terapeuta restano, ma hanno una prospettiva diversa.

setting online

Il setting terapeutico online, inteso come evoluzione del tradizionale setting terapeutico, è una consolidata realtà e può essere identificato come la nuova porta dello studio del nostro terapeuta. Il cambiamento epocale che gli psicoterapeuti, ma non solo loro, hanno dovuto affrontare ha cancellato decenni di scetticismo sull’efficacia della telepsicologia.

Gli elementi costitutivi caratterizzanti il setting tradizionale si evolvono, si integrano di nuovi aspetti. Le insidie possono essere innumerevoli, vanno considerate e ponderate bene; con il setting terapeutico online non si può rischiare. 

Importanti nuovi aspetti vengono spesso sottovalutati, ma meritano un’attenta considerazione:

Tutti questi elementi vanno ad integrarsi agli elemeti di setting che rispondono alle molteplici necessità terapeutiche, e contribuiscono a definire il setting online.
La possibilità di passare alla terapia online, dunque, è stata una naturale evoluzione; ha offerto la possibilità di non fermarsi. Il setting terapeutio online ha permesso di stare al passo con i repentini, imprevedibili e contingenti cambiamenti; cambiamenti che costantemente caratterizzano il quotidiano e che un terapeuta ben conosce.

Perchè è importante un setting online personalizzato

Definire il setting terapeutico online è importante per definire, in primis, che si sta facendo terapia online; non siamo dunque in una chiamata confidenziale con un amico, nè con un collega di lavoro. Oltre lo schermo c’è il nostro paziente. Il ruolo del terapeuta deve essere ben chiaro.

Fare riferimento a piattaforme/app non specifiche, può essere un biglietto da vistita poco ‘vantaggioso’. Usare quindi un piattaforma dedicata per la terapia psicologica online ci sembra non solo il primo passo, ma il più importante; un po’ come quando il terapeuta aspetta il paziente nel suo studio, prestando tutte le attenzioni necessarie.

Ogni terapeuta ha il suo stile comunicativo, il suo approccio alla professione e la sua modalità specifica di lavorare. Così come ogni paziente ha una sua sensibilità, una sua indole, un suo approccio alla vita. Non siamo tutti uguali e nell’era del digitale, dove tutto si uniforma, tutto si allinea, la vera innovazione è poter differenziare e personalizzare.

È inverosimile e innaturale pensare di dover trattare i pazienti tutti allo stesso modo. Così come il terapeuta definisce un percorso per ogni paziente, è naturale che senta la necessità di trasporre le stesse attenzioni e differenziazioni anche alla seduta e, ancora di più, alla seduta online. 

Ma è possibile replicare virtualmete ciò che si realizza in studio? Può un software essere pensato e sviluppato per rispondere alle necessità di uno psicologo o di uno psicoterapeuta? Certo! 

Un software dedicato alla psicoterapia online non può non farsi carico di questo caratterizzante e fondamentale aspetto.

E se non siamo tutti uguali, perchè trattare tutti allo stesso modo?