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psicoterapia GDPR sicurezza online

La rilevanza della telemedicina e il suo impatto sulla società e sulla salute sono riconosciuti a livello internazionale. Fare psicoterapia online rientra nella dimensione della telemedicina e, come tale, va gestita negli opportuni contesti e con i relativi riferimenti normativi. Nel rispetto del GDPR, a garanzia della sicurezza per i dati.

Le sempre più aggiornate tecnologie e i nuovi strumenti che supportano la telemedicina, sono a disposizione di un numero sempre più ampio di utenti. E hanno indubbiamente migliorato il rapporto tra professionista sanitario e paziente. La disponibilità di servizi sempre più efficienti, anche in termini di risposta alle crescenti necessità degli utenti, costituisce la concreta opportunità di evoluzione delle terapia. Tuttavia, anche in telemedicina, tanto la tutela della privacy e dei dati personali quanto il principio deontologico afferente alla segretezza professionale, possono essere compromessi.

Psicoterapia online: quali le regole?

Le linee di indirizzo nazionali per la telemedicina sono quelle condivise dal Ministero della Salute.

La telemedicina non rappresenta una specialità medica separata, ma è uno strumento che può essere utilizzato per estendere la pratica tradizionale oltre gli spazi fisici abituali. Si configura, nel quadro normativo generale, come una diversa modalità di erogazione di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie e pertanto rientra nella cornice di riferimento che norma tali processi con alcune precisazioni sulle condizioni di attuazione.

Le esperienze di telemedicina a livello nazionale, regionale e locale sono molteplici.
Ma i riferimenti normativi sono condivisi.

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Per poter integrare servizi di telemedicina, le nuove tecnologie devono fare riferimento a elementi cositutivi imprescindibili; nel caso di psicologi e psicoterapeuti che esercitino la psicoterapia online, questi devono:

  • essere abilitati all’esercizio della professione di psicologo ed essere iscritti all’Albo Professionale (Albo Unico Nazionale CNOP);
  • aver completato l’annotazione all’elenco degli psicoterapeuti, ai sensi dell’art. 3 Legge 56/89, è necessario aver conseguito il diploma di specializzazione presso una Scuola Universitaria o privata riconosciuta dal MIUR;
  • fornire un’informativa chiara e comprensibile per la prestazione psicologica a distanza, che comprende il consenso informato alla prestazione sanitaria e al trattamento dei dati (GDPRChiarimenti sull’applicazione della disciplina per il trattamento dei dati relativi alla salute in ambito sanitario), che deve essere accettato e firmato per accedere alla prestazione (così come avviene per le terapie tradizionali);
  • utilizzare piattaforme sicure (le piattaforme stesse informano e garantiscono sui loro sistemi di criptazione dei dati e sulla conformità al GDPR anche in merito alla tutela dei dati sanitari);
  • con riferimento anche al Paese di residenza del paziente, avere una chiara e completa conoscenza della normativa e avere a diposizione software adeguati al rispetto dei presupposti di legge richiesti.
È naturalmente opportuno per il professionista, tenersi aggiornato attraverso training adeguati nell’ambito della “telepsicologia“, ed aggiornarsi sulle normative di settore e per l’ambito sanitario.

Psicoterapia, dati sanitari e GDPR

In sintesi, tutto quanto afferente alla sfera medica, che si parli di telemedicina o di e-health, piuttosto che di terapia online o e-therapy, la linea di partenza è ben tracciata. Il GDPR parla chiaro: tutti gli operatori sanitari devono adeguare il proprio standard comportamentale e organizzativo, nel rispetto della normativa che protegge tutti i dati riguardanti lo stato di salute fisica o mentale. Consenso informato e privacy per le prestazioni psicologiche a distanza sono sono le parole chiave. Garantire il rispetto della normativa significa, in parole povere, che la tutela dei dati personali deve essere garantita in ogni fase del trattamento delle informazioniovvero in ogni operazione di raccolta, archiviazione, consultazione, modifica, condivisione; senza dimenticare le delicatissime e importanti eventuali fasi di cancellazione o distruzione dei dati condivisi tra paziente e terapeuta.

Software per fare terapia online: innovativi e di supporto

Il fenomeno delle prestazioni psicologiche attraverso tecnologie di comunicazione a distanza, anche in Italia, si sta manifestando con quelle caratteristiche di novità e di rapida trasmissione tipiche del contesto informatico. Esso sembra aver avuto un impatto interessante sull’utenza, che lo utilizza sempre più spesso per ricevere informazioni circa il proprio stato psicologico. 

Navigando online e inserendo nel motore di ricerca le parole “software per fare terapia online”, compaiono numerosi siti web che offrono tale servizio, sottolineando i numerosi vantaggi che questi tipi di prestazioni offrono. Accedere a questo tipo di servizi è molto facile: basta disporre di un collegamento ad internet e di un mezzo di telecomunicazione a distanza dotato di webcam, come ad esempio un computer, uno smartphone o un tablet, per potersi collegare.

Appare evidente che ogni professionista, per poter stare al passo con i tempi, debba inevitabilmete adoperarsi per riuscire ad utilizzare anche queste nuove forme di comunicazione e metterle al servizio delle necessità terapeutiche dei suoi pazienti. Facendo opportune valutazioni, ovviamente. 

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La buona psicoterapia è anche online, basta semplicemente non sottovalutare i rischi legati alla privacy e alla sicurezza dei dati.
Professionalità è anche questo.