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La terapia online, ovvero la  consulenza psicologica online, disponibile direttamente e comodamente da casa, abbatte quel muro di vergogna che spesso si leva verso la malattia mentale; in altre parole apre una nuova porta per l’incontro con il terapeuta stesso. 

Parlare di terapia online o di psicologia online, oggi più che mai, significa porre l’attenzione al “come” stiamo. Quindi anche il setting della terapia è online, perché il benessere psicofisico, che piaccia o meno, è inevitabilmente al passo coi tempi.

E non potrebbe essere altrimenti.  

terapia online e pc

L’uso delle tecnologie via web, soprattutto la completa dipendenza da internet (volendo esagerare, ma non troppo), non è solo una profonda rivoluzione tecnologica. Allo stesso modo, è cambiata la modalità del rapporto intesa in senso globale; influenzando a livelli profondi tutte le strategie comunicative e quindi la psicologia degli uomini del XXI secolo.

Ma la terapia online, in altre parole l’e-therapy, non è certo una novità. Già da tempo la possibilità di fare psicologia online è una valida alternativa; per chi ha difficoltà a spostarsi e per chi, per motivi personali, è geograficamente lontano dal proprio terapeuta. 

La fornitura di servizi psicologici utilizzando le tecnologie di telecomunicazione è anche nota come telepsicologia, ed è già attualità.
Il progresso della tecnologia e l’aumento del numero di psicologi che la utilizzano nelle loro pratiche, hanno reso inevitabilmente necessario un protocollo di riferimento: l’APA (American Psychological Association) è intervenuta con una serie di Linee guida per  la pratica della telepsicologia a cui fare riferimento.

Terapia online o in presenza: la differenza c’è, e si vede.

Il cosiddetto setting terapeutico è il primo carattere distintivo di una seduta di psicoterapia online. E accanto a quanti ritengono che quello tradizionale non dovrebbe (o non potrebbe) essere sostituito, incontriamo chi fa della terapia online un cardine della propria attività di supporto. Pertanto, mettere a confronto le due tipologie ci aiuta a valutarle al meglio. 

Scopriamo i vantaggi della terapia online

  • distanze annullate: per chi non può  spostarsi (se ha una mobilità limitata), per chi è geograficamente in un luogo lontano;
  • ottimizzazione del tempo : il supporto è immediato; inoltre non ci sono tempi morti per gli spostamenti (spesso non si vogliono fare, oggi non sempre si possono fare);
  • continuità terapeutica : la terapia prosegue anche  a distanza per tutelare il paziente e non lasciarlo solo con le sue difficoltà;
  • pregiudizio: l’online permette di superare la paura di essere giudicati;
  • riservatezza: la psicoterapia online evita l’imbarazzo della sala d’attesa, e lascia libero sfogo ai picchi emotivi di rabbia e dolore;
  • tecnologia a portata di mano: consente al terapeuta di gestire i documenti, suoi e della seduta, direttamente sul suo dispositivo;
  • giovanile: l’online è il canale che più si avvicina agli adolescenti che hanno bisogno di intraprendere un percorso psicoterapeutico.

Ma della terapia online, si individuano anche alcuni svantaggi

  • privacy : intesa come difficoltà a trovare uno spazio riservato in cui sentirsi a proprio agio; senza timore che  altri ascoltino la loro chiacchierata con il terapeuta.
  • setting terapeutico: è per molti il limite maggiore all’approccio al nuovo, alla terapia online; perchè inteso come struttura fondamentale di una scuola di pensiero che concepisce la terapia solo in studio.
  • gestione della seduta: rispetto ai diversi contesti psicologici che si possono identificare; non è oggettivamente possibile eseguire online gli stessi esercizi pratici che si eseguivano in studio; e il terapeuta deve riorganizzare le sue sedute.

Alleanza terapeutica e terapia online

Il concetto di alleanza terapeutica, nasce in ambito psicoanalitico e riguarda la creazione della relazione terapeutica nel qui ed ora. In altre parole, si costituisce anche con quel legame affettivo paziente-terapeuta che si caratterizza di fiducia e rispetto reciproci.

E diventa empatia.

Empatia che oggi si evolve e diventa empatia digitale. Soprattutto, intesa come “capacità di prendersi cura degli altri; nonché esprimere in modo immediato pensieri, emozioni e sensazioni mediante canali digitali; senza gli specifici indicatori di empatia sociale caratteristici delle modalità tradizionali di interazione” (Terry, Cain, 2016). 

Così, il terapeuta, che prima ci teneva per mano, oggi ci tiene in palmo di mano. Ed è più vicino che mai.

In conclusione 

Il futuro dei trattamenti psicologici? Non saranno certo come prima. Quello che sembrava un debutto per la terapia online e per la psicologia online è oggi un consolidato ed efficace modello terapico. E il numero crescente di fruitori lo conferma.

Saremo stati in grado di trarne la giusta utilità? Questo ce lo dirà il futuro…